Credi che il titolo sia una provocazione? Magari..!
Vuoi veramente conoscere l’aspetto-chiave del posizionamento Google a cui prestare attenzione, per accaparrarti un sacco di visite sul sito della tua azienda, a spese dei tuoi concorrenti sprovveduti che non stanno leggendo questo articolo? Allora leggilo, paragrafo per paragrafo, fino in fondo. Mi raccomando.
Dopo averti spiegato a cosa prestare attenzione quando discuti del posizionamento Google con una web agency od un webmaster per evitare fregature, con questo articolo ti voglio spiegare perchè oggi, anno 2015 dopo Cristo, essere su internet senza tenere conto del traffico mobile è il danno più grosso che puoi fare alla tua azienda.
Allo stesso tempo, leggendo questo articolo fino in fondo imparerai cosa invece devi fare per approfittare dell’ultimo aggiornamento che Google ha fatto ai suoi algoritmi sul posizionamento e scavalcare i competitor inchiodati saldamente nelle prime posizioni da anni.
Una premessa da fare è che, se per la realizzazione del tuo sito attuale ti sei rivolto ad una web agency seria, e non è più vecchio di 3 anni, l’argomento di questo post probabilmente non ti tocca. Il motivo è che, proprio come facciamo noi di Sito Fuoriclasse, le (poche) web agency serie che ci sono in giro, a partire dal 2012/2013 hanno cominciato a realizzare siti che non hanno bisogno di alcuna modifica o adattamento per esser visti correttamente da cellulari e smartphone.
Se invece hai un sito realizzato da un webmaster improvvisato, o che risale a 10 anni fa e non hai mai aggiornato, apri bene le orecchie perchè rischia di sparire da Google nel giro di qualche mese con conseguenti e abbondanti danni d’immagine e di fatturato per la tua azienda (in questo caso clicca qui e fatti fare uno straccio di preventivo. Ti prego, cambialo il prima possibile perchè siti del genere fanno sanguinare gli occhi ai visitatori!).
Per quanto siamo pienamente nell’era tecnologica dominata dai cellulari, ad oggi, circa il 50% dei siti aziendali esistenti NON è pronto ad affrontare questa “rivoluzione” di Google.
Quindi nei prossimi mesi, tutti i siti di queste aziende che anche di fronte all’evidenza fanno finta di nulla come gli struzzi che ficcano la testa sotto la sabbia (gli imprenditori invece se la ficcano direttamente nel c…o), saranno penalizzati pesantemente perdendo visibilità all’interno delle ricerche.
Ecco cosa distingue un vincitore da un fallitore seriale
Se consideriamo vera l’affermazione universalmente riconosciuta secondo la quale “un sito in seconda pagina Google è un sito che non esiste”, il titolo di questo articolo non è per nulla esagerato o provocatorio.
I siti web “che contano” sono i primi dieci delle pagine di ricerca. Punto.
Chi è in prima pagina vince, chi è in seconda perde. Chi è arrivato in prima pagina ride e chi si è fermato alla seconda piange. Chi è primo fattura, chi è secondo chiude.
Ok, si sapeva già… La novità allora qual è?
Ma abbiamo detto che in questo articolo si parlerà di posizionamento Google da mobile (cioè da smartphone, tablet, cellulari, eccetera). Ma perchè? Forse perchè Google ha iniziato ad usare criteri di posizionamento specifici per gli utenti che usano il motore di ricerca da dispostivi mobili? Proprio così!
Il giorno 21 aprile 2015 è arrivato il cosiddetto “mobilegeddon”. Se ne parlava da mesi, un po’ come avviene con tutti i vari aggiornamenti dell’algoritmo utilizzato da Google per posizionare i siti all’interno delle sue pagine-risultato.
In questo caso però c’è una differenza: questo è stato il primo aggiornamento annunciato ufficialmente da Google. Si, hai capito bene. Tutti gli altri aggiornamenti fatti finora sono sempre stati conosciuti tramite dicerie, fughe di notizie lette qua e là nei forum, frecciatine lanciate da collaboratori di Google, ma MAI annunciato con la platealità usata in questo caso.
Se non mi credi, trovi conferma a tutto ciò in questo articolo de “Il sole 24 ore” che non è proprio l’ultimo dei giornalacci… http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2015-04-20/domani-e-mobilegeddon-google-cambia-l-algoritmo-smartphone-ecco-chi-e-pronto-e-chi-no-125051.shtml?uuid=ABN6xKSD
Come avrai notato anche tu, rispetto a qualche anno fa, negli ultimi 2/3 anni è aumentato esponenzialmente il numero di persone che ha accesso ad internet da cellulare. In particolare, parlando di ciò che avviene in Italia, addirittura il 50% degli accessi ad internet avvengono da dispositivi mobili e nel caso di giovani under-30 la percentuale sale all’80%. Se poi contiamo che, sempre in Italia, il 96% delle ricerche su internet viene fatto partendo da Google, capisci perchè il traffico mobile è diventato così importante?
Ma perchè il traffico mobile è diverso dalla solita navigazione da computer?
Il motivo è abbastanza semplice da capire, cioè che per sua natura, la navigazione da mobile avviene in situazioni e contesti profondamente diversi dai classici contesti di 10 anni fa in cui, con tutta calma, si accendeva il PC dopo cena e si andava in internet solo ed esclusivamente dal desktop del soggiorno.
Oggi si naviga mentre si è al lavoro o in fila alle poste, tra una commissione e l’altra, e si da una controllata ai social network e poi si fa una ricerca sul bar più vicino in cui organizzare l’aperitivo con gli amici, il tutto nel giro di 30 secondi.
Senza contare quelli che navigano mentre sono in auto (si, non si dovrebbe fare ma si fa lo stesso, quindi è inutile far finta di nulla) o quelli che, dal divano di casa, per evitarsi la fatica di alzarsi ed andare davanti al PC, afferrano il cellulare e vanno su internet direttamente dallo smartphone anche se nella stanza di fianco avrebbero uno schermo da 23 pollici…
Sostanzialmente, oggi il 50% dei navigatori internet che lo fa da dispositivi mobili ha bisogno di trovare ciò che cerca in fretta e senza perdere tempo a zoomare le scritte microscopiche dei siti.
Altrimenti diventa un vero casino:
La storia di Gianni e dell’agriturismo
Sono le 12.27 di una qualsiasi domenica di primavera. Una di quelle domeniche in cui Gianni Brambilla si carica in auto moglie, figli e suocera e li porta a pranzo ogni settimana in un’agriturismo diverso; solitamente situato sulle montagnette fuori porta nelle province intorno a Milano.
Gianni aveva prenotato per 12.30 ma, avendo dovuto aspettare la moglie che ha finito di mettersi la cipria alle 12.12, è partito di fretta ed ha sbagliato casello d’entrata all’autostrada imboccando la direzione opposta a quella che avrebbe dovuto prendere.
Finalmente, però, è riuscito ad impostare il navigatore della sua station wagon ed è riuscito ad imboccare quella strada mono-corsia che si arrampica per le montagne dietro Como e che lo porterà a degustare uno squisito pranzo a base di cervo, tra un capriccio dei figli ed una lamentela della suocera.
Il problema è che il navigatore segna “arrivo previsto alle 13.08” e l’agriturismo in cui ha prenotato è sempre pienissimo; motivo per cui, per prassi, se un cliente non si presenta entro 30 minuti dall’ora di prenotazione il tavolo viene automaticamente considerato libero ed assegnato al primo gruppo di ospiti estemporanei che arrivano.
Per non lasciare la famiglia a pancia vuota, Gianni vuole telefonare all’agriturismo ed avvisare che stanno arrivando e di non disimpegnare il suo tavolo.
I figli hanno 3 e 4 anni, quindi non sono in grado di usare lo smartphone per cercare il numero dell’agriturismo; la suocera ha 98 anni e neppure lei è capace di farlo e la moglie di Gianni, Mariadelaide, sarebbe anche capace di farlo ma è troppo presa a bisticciare con la cognatata sull’altro cellulare per motivi che ancora non conosciamo.
Il nostro eroe deve quindi afferrare il suo cellulare, cercare il sito dell’agriturismo su Google, andare nella pagina dei contatti e trovare il numero da chiamare.
E quali difficoltà ci potranno mai essere?
AAA: Ecco qui che arrivano i due possibili finali della nostra storia
– Variante 1
Il problema è solo uno: a Gianni serve una mano per girare il volante, una per cambiare le marce, una per sostenere il telefono e….. rullo di tamburi…. una mano anche per poter zoomare il sito dell’agriturismo con due dita perchè non è ancora ottimizzato per l’utilizzo da mobile!
Lo spazio per fermarsi a bordo strada non c’è.
Per di più si trova su una strada tutta curve, e a meno che non voglia fondere il motore dell’auto facendo tutta la strada in seconda, deve per forza continuare a cambiare marcia.
Così prova a cercare il numero di telefono, mentre si trova su un tratto rettilineo di 100 metri, tenendo fermo il volante con un ginocchio.
Nell’intensità della sua concentrazione, mente con la mano sinistra sta reggendo il cellulare e con la destra sta zoomando, prende una buca, il volante si gira ed il ginocchio non è sufficiente per raddrizzarlo. Boom. Centra in pieno una roccia al di fuori della carreggiata e se ne torna a casa in carroattrezzi, a stomaco vuoto e con 5.000€ di danni da pagare.
– Variante 2
A Gianni serve sempre, come nel caso precedente, una mano per girare il volante, una per cambiare le marce ed una per sostenere il telefono. La differenza è che stavolta il sito dell’agriturismo è ottimizzato per l’utilizzo da dispositivi mobili.
Quindi…
Anche se lo spazio per fermarsi a bordo strada non c’è;
Anche se si trova su una strada tutta curve…
Con un sito ottimizzato da mobile Gianni riesce a trovarlo su Google in 10 secondi perchè era proprio in cima alla lista, poi impiega altri 5 secondi per selezionare il link “contatti” che, essendo appunto su un sito ottimizzato per dispositivi mobili, si vede bello grande e nitido senza dover zoomare da nessuna parte, e con un tocco di dito preme il numero di telefono e chiama l’agriturismo salvando così l’auto ed il pranzo di tutta la famiglia (senza rischiare di confonderlo con il fax perchè è ben contraddistinto da un’icona centrale grande come mezzo schermo a forma di cornetta).
Il tutto senza dover fondere il motore dell’auto o mettere a repentaglio la vita della sua famiglia.
Hai visto la differenza vitale che c’è tra un sito ottimizzato per smartphone ed uno che non lo è?
Se non ti è ancora abbastanza chiaro come un sito ottimizzato per mobile possa salvare centinaia di vite ogni giorno, ecco un’immagine che ti mostra un sito non-ottimizzato (a sinistra) ed uno che invece lo è (detto anche “responsive”, a destra):
- Il layout e la grafica si adattano automaticamente alle dimensioni dello schermo
- Le immagini vengono risposizionate dove stanno meglio e non danno fastidio
- Il menu e le scritte si individuano al volo e si leggono facilmente
- Il sito risponde ai controlli tipici dei telefoni (trascinamento, doppio “tap”, e altri)
- È meno pesante in modo da consumare poco traffico internet
- Contiene funzioni e linguaggi di programmazione compatibili al 100% con tutti i tipi di dispositivi
E Google come tratta questo tipo di siti?
A partire dal giorno 21 aprile, Google ha iniziato a favorire nettamente nei risultati di ricerca i siti internet cosiddetti “responsivi” rispetto a quelli realizzati con tecnologie di 10 anni fa e che da cellulare si vedono in modo schifoso.
Già, perchè l’esempio di vita domanicale del nostro amico Gianni si verifica anche in altre migliaia di situazioni quotidiane di altre persone, di ogni età, sesso e classe sociale.
I siti responsive piacciono di più alle persone, e le persone piacciono a Google perchè sono quelle che gli permettono di guadagnare.
Quindi Google favorirà, sempre di più andando avanti nel tempo, i siti che possono essere fruiti facilmente anche da cellulari, tablet e tutti i dispositivi mobili.
L’ha detto esplicitamente, quindi è inutile stare qua a discuterne.
È una situazione palese.
Così come è palese che le aziende che entro il 2016 non aggiorneranno il proprio sito a questi nuovi standard sono destinate a diventare delle nullità (almeno sul web).
Allo stesso modo è chiaro che un’agenzia web che non ti da, compresa nel pacchetto base di realizzazione del sito, anche la versione “mobile” del tuo sito web è una cazzo di manica di cialtroni che lavora con tecnologie preistoriche e che ti darà l’ennesimo sito inutile e anzi, dannoso per te ed il tuo business.
Infatti, qui sotto puoi vedere una serie di schermate di Google eseguite da uno smartphone dove puoi vedere chiaramente la dicitura “Mobile-Friendly” prima della descrizione di tutti i siti ottimizzati per smartphone.
Ti invito a memorizzare bene…
…la posizione di determinati siti (non ancora “Mobile-Friendly”) per determinate parole chiave ed a controllare gli stessi risultati tra qualche mese. Mi sa che vedrai delle classifiche decisamente diverse: si tratta di siti web di aziende storiche, che spesso hanno conquistato la prima posizione grazie alla loro “anzianità” ma che, come avviene in natura, se non sapranno adattarsi ai cambiamenti ambientali verranno spazzate via come un lenzuolo da un tornado 😀
PS. per praticità dei meno “informatizzati” ho segnato un “?” rosso sui siti in cui manca la compatibilità mobile ed una spunta verde di fianco a quelli pronti. Questi simboli ovviamente su Google non si vedono perchè li ho aggiunti io manualmente alle due schermate qui sotto:
Tutti i clienti che si sono rivolti a SitoFuoriclasse o Siti Professionali (l’altra web agency del nostro gruppo) da 3 anni a questa parte, hanno sempre ricevuto la versone “responsiva” del proprio sito web senza nessun costo aggiuntivo.
La cosa più bella è che, essendosi rivolti a dei professionisti veri, hanno speso soldi una volta sola ed ora che è giunto il grande giorno dell’aggiornamento epocale del web, loro erano già pronti ad affrontarlo da anni ed anni.
Chi invece, per incompetenza o per risparmiare, ha fatto realizzare il proprio sito web ad una web agency “senza arte nè parte” si trova con un sito che diventerà sempre più inutile se non aggiornato e, se invece lo aggiornerà, spenderà comunque di più di quanto avrebbe speso se l’avesse fatto realizzare da professionisti VERI già la prima volta.
Vuoi sapere se Google considera il tuo sito pronto per questa nuova era? Fai il test a questa pagina: https://www.google.com/webmasters/tools/mobile-friendly/