3 motivi per non affidare ad un tuo amico/nipote/cugino il sito web aziendale

Questo è un articolo che riguarda più o meno tutti coloro che si sono informati presso un generico “webmarketer” riguardo alla strategia giusta da usare in internet per fatturare di più con la propria azienda. Spesso questi “webmarketer” vengono suggeriti da persone vicine a noi: nipoti, amici, cognati… amici dei cognati e chi più ne ha più ne metta.

Solitamente questi individui hanno sembianze simili a queste:
[ prego la regia di mandare una diapositiva ]

Nerdillo

A parte gli scherzi… È chiaro che un imprenditore che è leader nel campo (esempio) della carpenteria, o dei servizi finanziari, o ha un negozio del quale si deve occupare tutto il giorno, non può essere un esperto anche nel campo di internet e delle dinamiche che lo regolano.

Quindi è ovvio che tenda a fidarsi dei suggerimenti di persone che conosce.

Tra l’altro, un professionista qualsiasi, essendo lui un esperto del proprio settore, nel 90% dei casi giustamente tende a credere che anche i “professionisti di internet” che conosce personalmente abbiano il suo know how e la sua esperienza nel relativo campo di specializzazione.

E proprio parlando di come NON si diventa professionisti di internet, arriviamo al motivo n.1 per non affidarti ad un conoscente o parente per realizzare il sito web della tua azienda. Non che sia giusto diffidare a priori, ma quello che ti sto dicendo è che non ti devi fidare al 100% di amici o parenti senza aver prima verificato che possiedano i requisiti dei VERI professionisti di cui parliamo negli articoli di questo blog.

[motivo n. 1]

C’è un problema però. Questo problema è che, mentre un macchinario industriale è difficilmente acquistabile da un “amatore”, o da un professionista improvvisato, internet è ormai in tutte le nostre case, cellulari, tablet, automobili e chi più ne ha più ne metta.

Prendendo per vero il principio di Malcom Gladwell, secondo il quale una persona diventa un esperto nel proprio campo di specializzazione dopo 10.000 ore di sperimentazione, c’è una grande massa di analfabeti che è convinta (ma convinta davvero eh) di essere un professionista di internet perchè lo usa molto. A dare man forte a questo genere di individui, spesso, accorrono anche i vari genitori, zii, cuGGini che li sostengono con la tesi che “sta sempre davanti al piccì, quindi è un esperto”.

Per carità, non c’è nulla di male a stare davanti al PC parecchie ore al giorno. Ci sono molti siti ricchi di contenuti utili e non esistono solo social network e minchiate…

Però sarai d’accordo con me che è profondamente sbagliato approfittare della bontà di giudizio di un amico o parente, che ovviamente non sa cosa combini su internet, quindi ti giudica come un esperto webmaster, che appena ti chiede se sei in grado di portare la sua azienda in internet, anzichè dirgli onestamente che non saresti in grado di farlo in modo efficace, te la sghignazzi mentre pensi a come rifilargli una ciofeca di sito/pagina-Facebook spillandogli più soldi possibile! Soldi che se li buttasse nella stufa servirebbero ad uno scopo più nobile: scaldarsi

Morale:
il 99% di chi “smanetta con il PC” non è un professionista ma uno che semplicemente coglie l’occasione, appena può, per spillarti un po’ di soldi inutilmente.

[motivo n. 2]

Questo meccanismo di professionalizzazione magica che abbiamo appena visto, si inceppa nel momento in cui capisci che se stai su internet tutto il giorno per farti gli affari altrui su Facebook, o per giocare a Candy Crush, o per guardare video di dubbia moralità, non potrai mai essere un esperto di “come usare internet per fatturare”.

L’utilizzo di internet per questo genere di utilizzi è proprio l’opposto! Perchè mentre tuo cugino/zio/nipote sta su Facebook/Siti-di-giochi/Blog-motivazionali non sta facendo altro che farsi spennare a vantaggio di chi, al contrario suo, professionista di internet lo è per davvero e conosce le dinamiche secondo cui il denaro fluisce dalle tasche (o dalla Postepay) di tuo cugino a quelle del suo cliente.

Morale:
Questi sono gente che affoga ma vuole insegnarti a nuotare. Stanne alla larga se non vuoi annegare prima di loro (che, al contrario tuo, spesso hanno la fortuna di avere un buon giro di polli che si fanno spennare ciclicamente)

[motivo n. 3]

A questo punto, una volta ottenuta la tua fiducia, il webmarkeTTer di turno realizzerà per te un “fantasmagorico sito dinamico basato sugli standard HTML5 CSS3 jQuery jJungla e jCazzieMazzi” che, costruito copiandone un altro bello esteticamente, magari non appare nemmeno brutto…

Non appare brutto agli occhi umani ovviamente, perchè invece all’occhio onniscente di Google (strumento attraverso cui i potenziali clienti dovrebbero trovare la tua azienda) apparirà in tutto il suo schifo informatico che lo pseudo professionista di turno non ha nemmeno le competenze per comprendere. Altrimenti se ne vergognerebbe pure lui.

Il problema quindi è che in questo modo, il tuo sito fresco di realizzazione sarà posizionato su Google in quarta o quinta pagina (se non peggio) e nessuno lo vedrà. In pratica è come non averlo. Perchè tu quando cerchi qualcosa in Google hai mai “scavato” fino alla quarta pagina??? Nel 90% delle ricerche è già tanto se si arriva fino in fondo alla prima pagina….!!

A questo punto, quando passerà il primo anno dalla pubblicazione del sito, il dominio e l’hosting andranno rinnovati e tu dovrai pagare 50/80/100 € per avere un altro anno un sito che, di fatto, non ti avrà fatto guadagnare nulla. Questo nel migliore dei casi.

Nel peggiore dei casi invece, questo sito ti avrà portato tante belle richieste di preventivo che ti hanno fatto perdere (a te o ad un tuo impiegato) ore ed ore di preventivazione per gente che poi è svanita nel nulla.

Forse parlerai di questo problema con il tuo webmaster di “fiducia”, che oltre a darti le solite risposte tipo “ma c’è la crisi”, “nessuno cerca il tuo prodotto”, “non ci si può far niente”, ti proporrà di fare pubblicità su Google o Facebook. Pensa che figata! In questo modo potrai pure decidere se le finte richieste di preventivo ti arriveranno da gente di 60 anni o se a farti perdere tempo e soldi sarà solo gente di massimo 30, 40 o 45 anni (si, perchè puoi definire un limite di età per il pubblico a cui ti pubblicizzerai).

L’epilogo della favola, ovviamente, sarà lo stesso del primo anno.

I motivi li capirai leggendo i prossimi articoli del mio blog. Per ora ti posso dire che l’unica differenza sarà che gli effetti disastrosi avuti il primo anno in cui non hai fatto pubblicità saranno moltiplicati X2, o X4 o addirittura X10. Perchè oltre a dover pagare la pubblicità (che è totalmente inutile se poi il tuo sito non è in grado di attrarre e selezionare contatti di qualità), avendo più visitatori anche le finte richieste di preventivo saranno molte di più. E molto di più sarà pure il tempo che passerai (tu od un tuo dipendente al tuo posto) a seguire e ricontattare questi contatti che, in fondo, volevano solo un preventivo per farlo vedere ad un tuo concorrente per fargli abbassare il prezzo del preventivo che gli ha fatto lui.

Morale:
Uomo avvisato mezzo salvato. La prossima volta che avrai voglia di lamentarti degli scarsi risultati del tuo sito, fermati! Ricorda che se qualcuno ti ha spennato non è (tutta) colpa sua, ma colpa tua che glielo hai lasciato fare senza informarti prima (leggendo articoli come questo)

Conosci qualcuno che potrebbe incappare in questi personaggi poco raccomandabili? Condividi l’articolo con lui tramite i pulsanti social qua sotto.

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